“Le voyage d’hiver”, il “Viaggio d’inverno” è il diciottesimo romanzo in diciotto anni della scrittrice belga Amélie Nothomb, in uscita in Francia per i tipi dell’editore Albin Michel. Vi si ritrova tutto il mondo di Amélie, il suo personalissimo stile, il suo modo di costruire e raccontare storie tra magia e follia per trascinare i lettori nel suo particolare universo fatto di aforismi improvvisi che inducono a riflettere, di nonsense folli, di scampoli di erudizione e di autoironia.
Zoïle, personaggio di questo nuovo romanzo della Nothomb, è un impiegato del colosso francese dell’elettricità e del gas EDF-GDF, traduttore dell’Odissea. Il suo scopo è di far saltare un aereo per ragioni prettamente personali. È vagamente innamorato di Astrolabe, una donna che è una specie di agente letterario della scrittrice Aliénor. Astrolabe e Aliénor vivono in un appartamento senza riscaldamento in pieno inverno e Zoïle, nella sua precarietà di vita è attratto da questa scelta. Il filo conduttore della vicenda è il “viaggio” degli stupefacenti e le pagine che lo descrivono sono davvero molto efficaci, pazze e psichedeliche.
Resta tuttavia un senso di “déja-vu”, come se la Nothomb replicasse se stessa – e in effetti scrive un libro all’anno… Il romanzo è però scorrevole e si legge con velocità, anche per la brevità, solo 144 pagine.
L’uscita in Italia è prevista per il febbraio 2010, ma potrebbe slittare a maggio se l’autrice parteciperà alla Fiera del Libro, come indicato sul sito italiano dedicato dall’editrice Voland alla Nothomb.
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LA FRASE DEL GIORNO
Chi crede che leggere sia una fuga è all'opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni.
AMÉLIE NOTHOMB, Antichrista
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