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sabato 8 agosto 2009

Abbey Road, la fotografia

 


Questa foto celeberrima, la copertina di “Abbey Road”, penultimo album dei Beatles, compie quarant’anni. Il fotografo che la scattò, Iain MacMillan, posizionò la sua scala in quella semideserta via di Londra l’8 agosto 1969 alle 11 e 30 del mattino, ci impiegò dieci minuti e forse neppure sapeva che avrebbe lanciato nel mito la sua opera.

In realtà fu un ripiego: l’album, l’ultimo pensato e ideato dai Beatles prima della rottura (“Let it be” del 1970 contiene pezzi già pronti) si doveva intitolare “Everest” e avere una copertina in tema. La fotografia scatenò dicerie sulla presunta morte di Paul McCartney, l’unico a comparire a piedi nudi – e allora John Lennon in bianco sarebbe l’officiante delle esequie. I complottisti videro un altro segno nel numero di targa del Maggiolino Volkswagen bianco parcheggiato sulla sinistra: 28, come gli anni di Paul.
Fu profetica invece la fotografia: i Beatles che attraversano la strada e lasciano la scena. Pochi mesi dopo si sarebbero sciolti.

Come tutte le icone, anche la copertina di Abbey Road ha generato emuli, tra i quali lo stesso Paul McCartney per il suo disco “Paul is live”. Eccone una piccola carrellata tratta dalla Rete:



  


E, per finire, Abbey Road oggi:




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LA FRASE DEL GIORNO
In ogni caso, sfocata o meno, nitida o meno, una fotografia buona è una questione di proporzioni, di rapporti tra neri e bianchi.
HENRI CARTIER-BRESSON, Vedere è tutto


2 commenti:

  1. Quanto verde in meno, su Abbey Road... (e quanti anni in più, sul mio groppone!!!)

    luciana - comoinpoesia.com

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  2. E poi quelle righe stradali psichedeliche... L'omaggio dei Simpson è veramente perfetto, rende lo spirito della fotografia, Bart a piedi nudi è identico a Paul McCartney!

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