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martedì 21 luglio 2009

La notte della Luna

«Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare!»



Erano le 22 e 17 del 20 luglio 1969 in Italia quando Tito Stagno, il giornalista che seguiva la diretta per la RAI, che allora era l’unica televisione nazionale, pronunciava con enfasi queste parole. Tutto il paese, tutto il mondo, era davanti ai teleschermi per assistere a quello storico momento. Il LEM, primo oggetto costruito dall'uomo, toccava il suolo lunare. Ma bisognò aspettare fino alle 4 e 56 del 21 luglio perché Neil Armstrong divenisse il primo uomo a posare il piede sulla superficie della Luna, precisamente nel Mare della Tranquillità, e a compiere, secondo le sue parole “un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l’umanità”.


Il sogno che era stato di intere generazioni di uomini e donne diventava realtà in quella notte di luglio: quello che Jules Verne, Italo Calvino e Ludovico Ariosto avevano osato immaginare nella fantasia del romanzo e della poesia, era ora reso possibile dalla tecnologia. I tre astronauti, Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, a bordo dell’Apollo 11 portarono a termine una missione leggendaria che poneva fine a un decennio di lotte tra Unione Sovietica e Stati Uniti per l’esplorazione del satellite terrestre. Ma, idealmente, a compiere quel passo sulla Luna erano in tanti: la cagnetta Laika, Valentina Tereshkova, Yuri Gagarin, l’equipaggio dell’Apollo 1 distrutto durante le operazioni di lancio, tutti gli astronauti che la NASA aveva addestrato e usato per le missioni preparatorie.



Mentre Aldrin raccoglieva campioni di pietre lunari, circa venti chili, Armstrong piantò la bandiera a stelle e strisce sulla superficie rocciosa e senza vento del pianeta, scattò numerose fotografie e lasciò una targa con incise queste parole:

«Qui uomini dal pianeta Terra
fecero il primo passo sulla Luna
Luglio, 1969 d.C.
Siamo venuti in pace per tutta l'umanità».


Fotografie: © NASA 



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LA FRASE DEL GIORNO
Penso che andiamo sulla Luna perché è proprio della natura umana affrontare le sfide.
NEIL ARMSTRONG, Conferenza stampa della missione Apollo

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