Pagine

domenica 7 giugno 2009

La poesia di Charles Simić

Charles Simić, il cui vero nome è Dušan Simić, nacque a Belgrado il 9 maggio 1938 e visse le difficoltà della guerra in quella che fu allora la Jugoslavia occupata dai nazisti. Trasferitosi con la famiglia a Chicago nel dopoguerra , iniziò la propria carriera nella prima metà degli anni settanta con uno stile letterario minimalista, nel tempo divenuto sempre più riconoscibile, attento al jazz, all'arte e alla filosofia. Nel 1990 è stato insignito del Premio Pulitzer per la poesia. 


LETTI DISFATTI

Amano le stanze ombreggiate,
le carte da parati consunte,
le crepe nel soffitto,
le mosche sul cuscino.
Se ti viene la tentazione di allungarti,
non essere sorpreso,
non farai caso alle lenzuola sporche,
al raschio delle molle arrugginite
mentre ti metti comodo.
La stanza è un cinema buio
dove si proietta
una pellicola sgranata in bianco e nero.
Un’immagine sfuocata di corpi svestiti       
nel momento della dolce indolenza
che segue all’amore,
quando il più malvagio dei cuori
arriva a credere
che la felicità può durare per sempre.


MACELLERIA

Qualche volta cammino tardi la notte e      
mi fermo davanti a una macelleria chiusa.       
C'è una luce sola nel negozio       
come la luce in cui il forzato scava il suo tunnel.

Un grembiule pende dall'uncino:      
il sangue lo macchia con la mappa       
dei grandi continenti di sangue,       
i grandi fiumi e oceani del sangue.

Ci sono coltelli che luccicano comw altari      
in una chiesa buia       
dove portano lo storpio e l'imbecille       
ad essere curati.

C'è un ceppo di legno dove vengono rotte ossa      
ben raschiato - un fiume disseccato

fino al suo greto dove vengo nutrito,
dove profonda nella notte sento una voce.



UN SASSO

Càlati in un sasso,
io farei così.
Lascia che altri si facciano colomba
o digrignino i denti come tigri.
Mi basta essere un sasso.
All'esterno è un enigma:
nessuno sa come rispondere.
Ma fresco e quiete dev'esserci all'interno.
Anche se una mucca lo calca col suo peso,
anche se un bambino lo getta dentro un fiume;
il sasso affonda, lento, imperturbato,
fino al fondo,
dove i pesci bussano alla sua soglia
e vengono a origliare.
Ho visto scintille schizzar via
quando due sassi sono strofinati
forse là dentro non fa così buio;
forse c'è una luna che brilla
da chissà dove, spuntando magari dietro un colle –
un chiarore appena sufficiente a decifrare
quelle strane scritte, mappe stellari
sui muri interiori.






* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
LA FRASE DEL GIORNO
Le parole fanno l’amore sulla pagina come mosche nel caldo dell’estate e il poeta è solo lo spettatore divertito.
 CHARLES SIMIĆ




Charles Simić (vero nome Dušan Simić) (Belgrado, 9 maggio 1938), poeta statunitense di origine serba. Iniziò la propria carriera nella prima metà degli anni settanta con uno stile letterario minimalista, nel tempo divenuto sempre più riconoscibile. Nel 1990 è stato insignito del Premio Pulitzer per la poesia per la raccolta Il mondo non finisce.


Nessun commento:

Posta un commento