È uscita in Francia, “Aphorismes”, una raccolta di pensieri, sentenze, frammenti di lettere e aforismi del poeta Charles Baudelaire, scelti nell’opera in prosa e nelle corrispondenze da Remi Duhart. Il curatore spiega: “Non ho voluto edulcorare il pensiero di Baudelaire, né fare del poeta un genio integro o politicamente corretto”. Gli aforismi infatti rivelano l’anima tormentata di Baudelaire: sono opinioni tagliate con l’accetta, talora offensive, talaltra odiose, spesso iconoclaste e brutali. Il “political correct” non era di casa nell’Ottocento né lo è mai stato tra i geni: il poeta intrattabile se la prende con i suoi contemporanei e, forse anche di più, con se stesso. Il suo umorismo è amaro e graffiante, la sua ricerca di sapere è ancorata nel suo tempo in una spasmodica sete di sapere quello che avviene nella storia, nella società e nel mondo culturale.
Qualche esempio:
Tutta la letteratura deriva dal peccato.
Essere un uomo utile mi è sempre sembrato qualche cosa di spaventoso.
Quello che c’è di snervante nel cattivo gusto, è il piacere aristocratico di dispiacere.
Acconsentire ad essere decorato, è riconoscere allo Stato o al principe il diritto di giudicarvi, di illustrarvi, ecc.
Ogni rivoluzione ha per corollario il massacro degli innocenti.
È altrettanto difficile definire il carattere belga che classificare i Belgi nella scala degli esseri.
Noi chiamiamo truffatore il giocatore che ha trovato il modo di giocare a colpo sicuro; come chiameremmo l’uomo che vuole comperare con un po’ di denaro la felicità e il genio?
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LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta gode di questo incomparabile privilegio, che può a modo suo essere se stesso o un altro.
CHARLES BAUDELAIRE, Le Spleen de Paris
Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 - 31 agosto 1867), poeta francese, considerato il padre del Simbolismo. Dopo un viaggio in Oriente, trascorse quasi tutta la vita a Parigi in un alternanza di droghe, alcool, disordini e aspirazioni ideali. La sua poesia verte sull'uomo, le sue cadute e i suoi tentativi di rialzarsi tra spleen e ideale.
Nessuno dovrebbe osare recensire un libro di Baudelaire. E' come pretendere di recensire un Dio.
RispondiEliminaNessuno dovrebbe scegliere che cosa far leggere di Baudelaire e cosa tralasciare, ma anche da una raccolta incompleta il genio sa emergere.
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