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domenica 1 febbraio 2009

Febbraio, breve e sbarazzino


Il mese più breve dell'anno, febbraio, è un ponte tra inverno e primavera: la sua capricciosa variabilità è proverbiale, così come la sua ambigua simpatia. Se da un lato ci spalanca le porte della bella stagione con le giornate di sole e i primi fiori, dall'altro si volta indietro strizzando l'occhio alla neve e al gelo.

Febbraio, che deve il suo nome alla purificazione (in latino februus), ci porta il Carnevale, che quest'anno cade il 24 per i fedeli di rito romano e il 28 per noi ambrosiani. Anche questo serve a dare al mese quell'aura sbarazzina, quell'indole vivace: del resto, è il più piccolo della compagnia...


"Ogni anno, mentre scopro che Febbraio
È sensitivo e, per pudore, torbido,
Con minuto fiorire, gialla irrompe
La mimosa".


GIUSEPPE UNGARETTI, da "Ultimi cori per la Terra Promessa, 9", Il taccuino del vecchio, 1960


"Febbraio è sbarazzino.
Non ha i riposi del grande inverno,
ha le punzecchiature, i dispetti
di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio
requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo
fastidioso, irritante,
che mette a soqquadro la casa,
rimuove il sangue, annuncia il folle marzo
periglioso e mutante".


VINCENZO CARDARELLI , "Febbraio", Poesie, 1936


"Oggi è scirocco giallo di coriandoli,
già verzica la scorza, in capriole
vanno nubi arlecchine".


MARIA LUISA SPAZIANI, da "Febbraio traditore", Transito con catene, 1977


"Ma è felicità nell'aria, e voglia
d'incontri ha il cuore per solinghe strade,
dove già forse qualche orma di primule
lascia coi nudi piedi primavera".


FRANCESCO PASTONCHI, da "Sole di febbraio", Endecasillabi, 1949






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LA FRASE DEL GIORNO
O pallido mattino di febbraio / colore della tortora / facci far pace, sono stanco morto / di gridare, oramai; // d'aver per lei prosciugato una sporta / d'interi calamai... / o pallido mattino di febbraio / colore della tortora.
PAUL-JEAN TOULET

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