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domenica 7 dicembre 2008

Oh bej Oh bej


Non è più la stessa la "Fiera degli Oh bej Oh bej" a Milano. L'ultima violenza è stata il trasloco, da un paio d'anni, a Largo Cairoli, la piazza antistante il Castello Sforzesco, e all'interno del Parco Sempione - in verità solo il viale adiacente alle mura.

Era molto più raccolta e suggestiva nel suo scenario naturale, attorno alla Basilica di Sant'Ambrogio: nella piazza, in Largo Gemelli, Via Lanzone, Via Necchi e Via Santa Valeria. I lavori che bloccano da anni la piazza e gli scontri con gli autonomi hanno spinto la giunta Moratti al trasferimento.

Ora la "Fiera degli Oh bej Oh bej" con tutti quei gazebo bianchi è un asettico mercato come tanti se ne vedono nelle nostre città e i nostri paesi, solo un po' più grande. Gli antiquari, i rigattieri e i venditori di libri usati sono sempre meno, in compenso trionfano i venditori di "firuni", le classiche castagne cotte e conservate, legate in collane con lo spago. E questi possono ancora chiamarsi tradizionali. Legati al Natale sono i fioristi, con i loro abeti e i rami dorati, con le decorazioni per la casa e anche i mestieranti. Del tutto fuori luogo le bancarelle di pura merceologia, con i dimostratori dell'utensile per lavare i vetri o per tagliare le verdure o del panno magico.

Poi c'è la catena, una sorta di franchising, dei grandi camion di venditori di dolciumi, di panini alla piastra, di torroni. E accanto a loro i piccoli furgoni dei caldarrostai e dei venditori di frittelle calde. Tutti questi odori - il fritto, il fumo della carne arrostita, il tostato delle castagne, l'aroma delle olive ammassate in grandi recipienti - si mescolano nell'aria. Il sapore etnico è dato dai mercanti africani e sudamericani con i loro oggetti in legno, gli incensi, l'abbigliamento nazionale.

Le tradizioni milanesi - la Fiera risale al XVI secolo - vanno scomparendo, mentre altre, di recente origine, prosperano: intendo i mercatini di Natale dell'Alto Adige, nati solo nel 1989 ma già capaci di attirare gente a migliaia con le loro caratteristiche bancarelle. Gli "Oh bej Oh bej" hanno un non so che di stanco, di stantio, e non giova di certo il trasloco, se non per la più facile accessibilità dovuta allo spazio più largo. Il suk dei centri sociali e degli abusivi, che si estendeva nel budello di Via Caminadella, è stato definitivamente estirpato, anche se il primo giorno a Piazzale Cadorna si è verificato qualche contrasto con le forze dell'ordine.

La fiera rimane aperta dal 5 all'8 dicembre, la fermata della metropolitana è Cairoli, sulla Linea 1 rossa. Dal Castello si può raggiungere a piedi in pochi minuti il centro con i suoi ricchi negozi.


Foto: βΩχ


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LA FRASE DEL GIORNO

Rimpianto (s.m): ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
AMBROSE BIERCE, Il dizionario del diavolo

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