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giovedì 6 novembre 2008

I tesori di Ercolano


Una mostra unica è in corso al Museo archeologico di Napoli e resterà aperta fino al prossimo 13 aprile: sono le opere sottratte a una ventina di metri di pietra nera sotto le quali il Vesuvio le seppellì ad Ercolano nella disastrosa eruzione del 24 agosto del 79 d.C.

Quella rovina fu in effetti per queste statue una specie di "congelatore temporale": le ha celate alla vista e le ha protette dalle ingiurie dei secoli e degli agenti atmosferici, regalando loro un notevole stato di conservazione. Infatti i primi scavi nella piccola città vicino a Pompei, di cui ha condiviso la sorte, furono effettuati per ordine dei Borbone solo nel 1738: trovarono una città pietrificata, polverizzata dalla repentina e rapidissima furia del vulcano, ma ancora opulenta e ricca di decorazioni. Tuttora solo un quarto dei venti ettari della sua estensione è stato esplorato.

Ed ecco in mostra le divinità che non hanno tuttavia saputo proteggerla: Demetra, che era posta di guardia all'ingresso di Ercolano, Mercurio, Afrodite, Vulcano, Nettuno, Ermes e quello che è reputato essere il fondatore della città, Ercole. Ma gli dei erano solo la corona a statue ancora più grandi, quelle degli imperatori Augusto e Claudio, in bronzo e in marmo, e di un senatore a cavallo. Una immensa collezione di erme e teste, di personaggi mitologici, di bassorilievi e di dipinti su marmo.

Una parte della mostra è invece dedicata alla vita quotidiana: stoffe, utensili d'uso comune e anche i corpi degli abitanti, pietrificati e resi statue nella loro fuga dalla colata del Vesuvio.





Ercolano. Tre secoli di scoperte
Museo Archeologico Nazionale
Piazza Mueso, 19
Napoli
Metropolitana: Linea 1, Museo

Dal 16 ottobre 2008 al 13 aprile 2009

Orari: dalle 9 alle 19.30. Chiuso martedì
Ingresso: € 10,00


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LA FRASE DEL GIORNO
Un mosaico rivela tutta una società, come uno scheletro di ittiosauro sottintende una creazione.
HONORÉ DE BALZAC, La ricerca dell'assoluto.

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