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sabato 21 giugno 2008

60 anni a 33 giri


Il disco in vinile a 33 giri, noto anche come “long playing” o LP compie sessant’anni: fu presentato al pubblico dalla Columbia Records il 21 giugno 1948 all’Hotel Waldorf Astoria di New York. Il presidente della casa discografica Ted Wallerstein dimostrò la “lunga durata” da cui il disco in vinile prese il nome con un discorso di ventiquattro minuti, iniziato e terminato in coincidenza con la musica incisa, ovvero la Suite dello Schiaccianoci di Ciajkovskij. Anche gli scettici dovettero ricredersi e l’applauso segnò la nascita di un oggetto tecnologico che avrebbe rivoluzionato il modo di ascoltare la musica.



Come tutte le novità, anche il 33 giri ebbe bisogno di tempo per sfondare, ma subito la musica classica e le colonne sonore gli si affidarono con entusiasmo. La prima incisione pop fu la riedizione di una raccolta di successi di Frank Sinatra uscita in 78 giri. La musica leggera preferì affidarsi al 45 giri, lanciato nel 1949 dalla RCA. Ci penserà Elvis Presley a infrangere il tabù con gli LP “Elvis Presley” ed “Elvis” nel 1956. Poi arriveranno i Beatles e la lunga stagione dei gruppi rock. Gli album più venduti della storia sono degli LP: “Thriller” di Michael Jackson nel 1982 sfornò oltre tre milioni di copie. In Italia lo stesso anno Franco Battiato superò il milione di dischi venduti con “La voce del padrone”. Nacquero anche i “concept album”, gli album a tema, una serie di brani a formare una narrazione intera sulle due facciate del 33 giri: “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” dei Beatles fu il primo nel 1967, Claudio Baglioni in Italia raccontò una storia d’amore tormentata in “Questo piccolo grande amore” nel 1972.

Un punto di forza dei “long playing” è la copertina, spesso diventata un capolavoro di arte moderna: la banana di Andy Wahrol per “The Velvet Underground” dell’omonimo gruppo nel 1966, o il fenicottero rosa di Christopher Cross. Spesso venivano usate come poster. Il difetto invece sono i graffi cui vanno soggetti i microsolchi: già dopo pochi ascolti si rovinano irrimediabilmente causando lo sgradevole suono simile a un friggere d’olio.
Così nel 1982, quando apparvero i primi compact disc perfetti e puliti con la loro tecnologia laser e facilmente impilabili per le loro ridotte dimensioni, iniziò il declino degli LP. Anche poter passare da una traccia all’altra senza bisogno di una ricerca meccanica, sollevando il braccio del giradischi o addirittura voltando il disco, sancì la supremazia del CD.

Il 33 giri compie 60 anni ed è ormai un prodotto di nicchia, un vintage per chi non si rassegna al progresso e ritiene che la sonorità dell’adorato “long playing” sia più calda dell’incisione digitale.




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LA FRASE DEL GIORNO
Nella notte del senso, nella solitudine del vivente, la poesia è l’ultimo soffio vitale che resiste.
ANTONIO PRETE, Trattato della lontananza

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