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martedì 15 aprile 2008

Era diverso aprile


MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN

NULLA RIMASE D'APRILE


"Era diverso aprile, allora
c'era allegria, e tracce di cozze
sulla scogliera, canzoni
in riva al tramonto, pretendenti
vanamente appostati agli angoli".


(da Memoria e desiderio, 1986)


Il poeta di questi pochi versi è Manuel Vázquez Montalbán, noto per la serie di gialli del detective-gourmet Pepe Carvalho. Il protagonista è il passato, l'epoca che nella memoria ci appare invariabilmente come una perduta età dell'oro, un tempo da rimpiangere, da conservare e trattenere con dolcezza e nostalgia.
"Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non ci siamo più ed esso ci appare bellissimo" scrisse Anton Cechov. Credo che questa sia una profonda verità: perché tutti noi, che pure ci professiamo con Orazio "lodatori del passato", non possiamo certo rimpiangere davvero ciò che fu, dimenticare che anche allora la tristezza ci prendeva, che l'inquietudine e l'ansia attraversavano i nostri giorni anche in quella terra che ora ci pare meravigliosa e che mitologizziamo come una nuova Atlantide.
Sì, era diverso aprile, allora. Ed ora è dolce ricordare. Ma solo questo.




Foto: Sondra Wampler


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LA FRASE DEL GIORNO
L'uomo non si vergogna di peccare, ma si vergogna di pentirsi.
DANIEL DEFOE, Robinson Crusoe




Manuel Vázquez Montalbán (Barcellona, 14 luglio 1939 – Bangkok, 18 ottobre 2003), scrittore, saggista, giornalista, poeta e gastronomo spagnolo, è celebre soprattutto per i romanzi gialli in cui è protagonista l’investigatore privato Pepe Carvalho.


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