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mercoledì 19 marzo 2008

Venezia

Mi affascina Venezia, la città perduta che ogni giorno sprofonda un po’ verso gli abissi che inevitabilmente inghiottiranno i suoi ori.
È la stessa decadenza che si respira nella “Morte a Venezia” di Thomas Mann, con la città assediata dal colera.
È lo stesso sentimento che provò Guy de Maupassant: “Tutto sembra in rovina, tutto sembra sul punto di lasciarsi crollare in quest’acqua che sorregge una città logora”.

Ma a me piace pensare che se Venezia infine si inabisserà come una nuova Atlantide, “sprofonderà schiacciata da tutte le visioni, le fantasie, le storie, i personaggi, i sogni a nasi aperti che ha ispirato”, come scrive Tiziano Scarpa in “Venezia è un pesce”.


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LA FRASE DEL GIORNO
Devo ricuperare un’antica saggezza: chi riposa in se stesso non tiene conto del tempo; una vera maturazione non può tener conto del tempo.
ETTY HILLESUM, Diario 1941-1943, 18 giugno 1941

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