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domenica 23 marzo 2008

Mattina di Pasqua


ANDREA ZANZOTTO
ELEGIA PASQUALE 

Pasqua ventosa che sali ai crocifissi 
con tutto il tuo pallore disperato,
dov'è il crudo preludio del sole? 
e la rosa la vaga profezia? 
Dagli orti di marmo ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti.
E se è vero che oppresso mi composero a questo tempo vuoto 
per l'esaltazione del domani, 
ho tanto desiderato questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane. 
Discrete febbri screpolano la luce 
di tutte le pendici della pasqua, 
svenano il vino gelido dell'odio; 
è mia questa inquieta 
gerusalemme di residue nevi, 
il belletto s'accumula nelle stanze nelle 
gabbie spalancate dove grandi uccelli covarono colori d'uova e di rosei regali, 
e il cielo e il mondo è l'indegno sacrario dei propri lievi silenzi. 
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve 
le mani sono immagini inferme della sera 
che miti vittime cela nel seno.

(da Dietro il paesaggio, Mondadori, 1951)


"Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva
risuscitare dai morti.”

GIOVANNI, 20,9

È la mattina di Pasqua. Nevica sui peschi in fiore e sono stato a Messa. La Resurrezione è avvenuta, Maria di Magdala, Giovanna e l’altra Maria hanno trovato il sepolcro vuoto e sono corse ad annunciare la lieta novella agli undici discepoli. Ascoltiamo le parole che l’Angelo rivolge loro: “Non abbiate paura“. Sono le stesse parole di coraggio che rivolse al mondo papa Giovanni Paolo II. “Non abbiate paura”. Non abbiate timore di abbandonarvi alla fede. "Morivo con te sulla croce, oggi con te rivivo".



Piero Della Francesca, Resurrezione
Pinacoteca Comunale, Sansepolcro


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LA FRASE DEL GIORNO
Occorre esser umili e sinceri per non tradire il senso della pace.
LUIGI BIANCHI, Breviario dell’alpinista (1967)




Zanzotto_AndreaAndrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921), poeta italiano tra i più importanti del secondo Novecento. La sua poesia, che scava profondamente nella materia linguistica, è legata alle tracce e alle memorie del suo paese natio: "Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio”.


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