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sabato 15 marzo 2008

Il tramonto

Mi sono chiesto spesso perché amo il tramonto, questo variare della luce, questo incendiarsi del cielo che muta a poco a poco a seconda delle stagioni e dell'atmosfera. Ricordo nuvole gialle sopra la stazione di Merano o una sera di aprile tanto dolce da approssimarsi a una sindrome di Stendhal, o ancora il sole inabissato dietro le creste dei monti della Laga, in Abruzzo.

Forse ho trovato una risposta nel "Deserto dei Tartari" di Dino Buzzati:
"Come al solito entrava al tramonto nell'animo di Drogo una specie di poetica animazione. Era l'ora delle speranze."




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LA FRASE DEL GIORNO
Sentirsi soli anche se si ha una casa in cui tornare, anche se si è amati, forse questa è la giovinezza.
BANANA YOSHIMOTO, La casa dei fantasmi, in "Ricordi di un vicolo cieco"

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