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martedì 5 febbraio 2008

L'Expo 2015 a Milano?

"Non ci sono dubbi che Milano abbia grandi chances. Ma la vittoria non è sicura, perché dipende dai voti": con questa frase lapalissiana Vicente Loscertales, segretario generale del Bureau International des Expositions, commenta la possibilità che il capoluogo lombardo possa ospitare l'Expo 2015.
In questi giorni, alla guida di 180 delegati di 94 paesi e sette ministri, è sotto la Madonnina per valutare ancora una volta il programma presentato da Milano. L'avversaria è la turca Smirne, la scelta definitiva sarà effettuata il 31 marzo.
La città è pavesata di tricolori e di bandiere del BIE, vessilli bianchi con l'"uomo di Leonardo"; un maxischermo in Piazza del Duomo illustra il progetto, sostenuto anche dall'ex vicepresidente statunitense Al Gore, riciclatosi in guru dell'ambientalismo e premiato per questo con il Nobel per la pace.
L'Expo, come altre illustri opere che prevedono nuove costruzioni, ha i suoi oppositori: dopo i No-TAV, i No-Dal Molin, i No-discarica, a Milano sono spuntati i No-Expo, convinti che il territorio non possa sopportare altro cemento. Della serie NIMBY, not in my backyard, non nel mio giardino. L'Expo, la discarica, il ponte, l'inceneritore, la base, fateli nella città vicina. Ma non lamentatevi poi se i vantaggi se li godono gli altri e a voi rimane solo una montagna di spazzatura.


Fotografia © Daniele Riva



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LA FRASE DEL GIORNO
La storia è fatta di piccoli gesti anonimi.
ITALO CALVINO, Il sentiero dei nidi di ragno

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