JOSÉ JUAN TABLADA
IL SALICE
Tenero salice,
quasi dorato, quasi ambrato,
quasi luce.
(da Un giorno... poesie sintetiche, 1919)
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Poesie sintetiche che descrivano il giorno: così il poeta messicano José Juan Tablada portò avanti la sua poetica sperimentale raccontando come se fosse un enorme puzzle il giardino, tessera per tessera, dagli alberi, ai fiori, dal cielo alle nuvole, dagli insetti agli uccelli. E il fresco salice di primavera è una perfetta metafora di colori che si trasformano in luce.
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FOTOGRAFIA MARKUS SPISKE/UNSPLASH
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LA FRASE DEL GIORNO
Arte, con la tua spilla dorata / ho voluto appuntare sulla carta / le farfalle del momento.
JOSÉ JUAN TABLADA, Un giorno... poesie sintetiche
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José Juan Tablada Acuña (Coyoacán, 3 aprile 1871 - New York, 2 agosto 1945), poeta, giornalista e diplomatico messicano. Riconosciuto come l'iniziatore della poesia messicana moderna, ebbe molta influenza orientale da un viaggio in Giappone. Nei suoi scritti fece un uso indiscriminato di metafore, precorrendo gli Ultraisti.