JOSÉ EMILIO PACHECO
GATTITÀ
La gatta entra nella stanza dove siamo riuniti.
Non è angora, né persiana
né di qualche razza prestigiosa.
Piuttosto, mostra nella sua pelliccia consumata
tutti i tipi di incroci e imbastardimenti.
Ma è consapevole di essere una gatta.
Perciò
passa in rassegna i presenti,
ci lancia in faccia un giudizio sprezzante
e se ne va.
Non con la coda tra le gambe: in posizione eretta
come uno pennacchio o uno stendardo di guerra.
Orgoglio, felinità,
nemmeno il minimo desiderio
di ingraziarsi qualcuno.
L'esame è durato mezzo minuto.
La gatta dice a chiunque capisca la sua lingua:
Non permettere mai a nessuno di disprezzarti.
(da Il silenzio della luna, 1996)
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Essere ciò che si è ed esserne orgogliosi, senza permettere agli altri di disprezzarci per questo: è la morale di questo "mezzo minuto" in cui una gatta qualunque entra in una stanza dove si trova il poeta messicano José Emilio Pacheco e la attraversa con tutta la sua indipendente felinità.
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IMMAGINE CREATA CON IA
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LA FRASE DEL GIORNO
Il senso di indipendenza dei gatti fa sentire più indipendente chiunque viva accanto a loro.
DEREK TANGYE
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José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.

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