domenica 26 marzo 2023

Sulla bianca spalletta


PIERO BIGONGIARI

IL SILENZIO DEL MOTO

O memoria, tu libera ricordi
l’avvenire vissuto nel mio cuore,
il cielo perso negli spazi sordi
tu conduci nel vespero in amore
sui tuoi passi; t’attendo: sulla bianca
spalletta, dentro gli occhi di chi è
riflessa in una stanca
pace di luna d’un giro d’eterna
primavera che langue come piuma.

(da La figlia di Babilonia, Parenti, 1942)


Delle prime poesie di Piero Bigongiari, Giancarlo Quiriconi parlava di "carica di attesa e ansia dell'assoluto": il poeta fiorentino, qui sulla spalletta di un fiume a primavera - facile indovinare il corso dell'Arno, si crogiola aspettando una donna rivestita quasi di un'aura salvifica, in grado di evocare il senso stesso della vita.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Nella memoria quello che d’eterno / s’intorbida o si schiara, non tentarlo: / segui le tracce lievi, le più rare, / il fil di fumo, l’allegria d’un merlo.
PIERO BIGONGIARI, Il corvo bianco

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Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997), poeta e critico letterario italiano. Insegnò storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze. È considerato esponente di un ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell’assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà.


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