venerdì 27 gennaio 2023

Sei milioni di anime


EHUD LOEB

KADDISH

Non ho mai pianto la perdita dei miei genitori
Non potrei mai dire Kaddish
Non potrei mai capire la loro inconcepibile morte
Non potrei mai cogliere la disumanità dei loro carnefici
I miei genitori sono sepolti in cielo
Condividono la tomba di sei milioni di anime
Persone semplici mi hanno salvato dalla morte
Le persone generose mi hanno fatto loro figlio
Ho fondato una famiglia che amo e che mi vuole bene
Morirò e dirò Kaddish circondato da angeli
Herbert Odenheimer. Hubert Odenheimer. Hubert Odet. Herbert Löb.
Ehud Loeb. אהוד לב
Nato. Deportato. Internato. Orfano. Nascosto. Sicuro. Adottato
Sposato. Padre. Nonno. Morirà. I suoi figli diranno Kaddish.

Gerusalemme, 19 dicembre 1999

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«Mi hanno portato via tutto: mia madre, mio ​​padre, mia zia Erna, mia nonna Sophie. La nonna è morta tre settimane dopo il nostro arrivo al campo di Gurs. Zia Erna, che si era sposata poche settimane prima della deportazione e si era trasferita in un altro paese, ha perso la vita da qualche parte in Oriente, insieme al marito e al bambino che portava in grembo. I miei genitori sono stati assassinati ad Auschwitz. Ricordo vividamente quella mattina di ottobre del 1940»

“Dire Kaddish" è una locuzione che nella religione ebraica si riferisce in modo inequivocabile ai rituali del lutto. Nonostante la perdita, si continua a lodare Dio. È la poesia che ho scelto per celebrare quest’anno la Giornata della Memoria. L’autore, Ehud Loeb, nato Herbert Odenheimer da famiglia ebrea tedesca, scampò all’Olocausto grazie all’Œuvre de secours aux enfants, che lo ebbe in affido dai genitori, che sarebbero poi morti ad Auschwitz: tenuto nascosto dall’organizzazione francese, fu affidato a Louise Roger, nominata nel 2009 tra i Giusti tra le Nazioni. Herbert vide il suo nome cambiato in Hubert Odet. Nel 1946, finita la guerra e affidato a parenti in Svizzera, assunse il cognome di questi, Löb. Emigrato infine in Israele, dove divenne storico, archivista del Museo di Israele a Gerusalemme e volontario allo Yad Vasheem, assunse il suo nome definitivo.

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RASTRELLAMENTI NEL GHETTO DI VARSAVIA, 1943 - PUBBLICO DOMINIO

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Il dovere del sopravvissuto è quello di testimoniare ciò che è accaduto… Devi avvertire le persone che queste cose possono accadere, che il male può essere scatenato. L'odio razziale, la violenza, le idolatrie: fioriscono ancora.
ELIE WIESEL




Ehud Loeb, nato Herbert Josef Odenheimer (Bühl, Germania, 26 marzo 1934 – Gerusalemme, 25 gennaio 2018), storico israeliano. Sfuggito all’Olocausto grazie all’Œuvre de secours aux enfants, che lo nascose in Francia, divenne in seguito archivista del Museo di Israele a Gerusalemme e volontario allo Yad Vasheem.


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