giovedì 6 luglio 2017

Tu unica e viva


GESUALDO BUFALINO

PROGETTO DI LODE

Tu unica, tu viva, tu acqua
e aria del mio vivere
e veemente complice di morte
tu mio pugno e stendardo
contro le scure procedure della sorte;
tu mio grano, mio grembo, mio sonno,
fuoco d’inverno che sventi l’obliqua
nube di notte dove abita l’Orsa;
tu unica e viva, tu canto
di grave organo e grido
di lenta carne e fiore e cibo, mia roccia
di paragone e tiepida
tana, mia donna, mia donna, tu unica,
tu viva…

(da L’amaro miele, Einaudi, 1982)

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Più che un “progetto di lode” questa poesia dedicata all’amata da Gesualdo Bufalino è un vero e proprio inno alla donna che, più che complice e compagna nelle lotte del vivere quotidiano, assurge quasi al ruolo di una divinità.

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Gabriel Moreno

ILLUSTRAZIONE DI GABRIEL MORENO

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LA FRASE DEL GIORNO
Tu sei la sete e ciò che deve saziarla.
PABLO NERUDA, Il fromboliere entusiasta




Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 Diceria dell'untore, con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e  "anticheggiante" gli deriva dall’abilità linguistica e da una vasta cultura.


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