sabato 22 luglio 2017

L’arpa dimenticata


GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER

DEL SALOTTO NELL’ANGOLO BUIO

Del salotto nell' angolo buio,
dal suo padrone forse dimenticata,
silenziosa e coperta di polvere,
si vedeva l'arpa.

Quante note dormivano sulle corde,
come uccelli che dormono sui rami,
sperando la mano di neve
che sa come strapparle!

Ahi! - pensai - Quante volte il Genio
così dorme nel fondo dell'anima,
e una voce, come Lazzaro, aspetta .
che gli dica: «Alzati e cammina!».

(Rima VII, da Rime, 1871– Traduzione di Marina Cepeda Fuentes)

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Un’arpa giace abbandonata in un polveroso salotto: è l’analogia che il poeta spagnolo Gustavo Adolfo Bécquer sceglie in questa sua Rima per rappresentare l’ispirazione, la Musa addormentata che attende di essere miracolosamente risvegliata.

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Williams

ROBERT DALE WILLIAMS, “NATURA MORTA CON VIOLA E ARPA”

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LA FRASE DEL GIORNO
I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.

ALPHONSE DE LAMARTINE, Graziella




Gustavo Adolfo Claudio Domínguez Bastida, più noto come Gustavo Adolfo Bécquer (Siviglia, 17 febbraio 1836 – Madrid, 22 dicembre 1870), poeta, scrittore e giornalista spagnolo. Il suo ideale poetico è lo sviluppo di una lirica intimista, espressa con sincerità, semplicità, musicalità di forma e facilità di stile, ispirata da Heine, Byron e De Musset e che a sua volta ispirerà i modernisti spagnoli.



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