giovedì 12 febbraio 2015

Il tuo corpo e il mio

 

ALDO PELLEGRINI

LA CERTEZZA DI ESISTERE


l’ho visto
ho visto tutto quello che non esiste distruggere quello che esiste
l’attesa devasta la terra come un nuovo diluvio
il giorno sanguina
occhi azzurri raccolgono il vento per guardare
e onde impazzite raggiungono la spiaggia del paese silenzioso
dove uomini senza memoria
si affannano per perderlo completamente

In una via dove il silenzio è denso scorre lo sbalordimento
tutto retrocede fino al limite che il desiderio non può varcare

Però io e te esistiamo
il tuo corpo e il mio si vengono incontro e si avvicinano
sebbene non si tocchino mai e un immenso vuoto
li separi
io e te esistiamo.

(da Distribución del silencio, 1966)

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Tra Surrealismo e avanguardia, il poeta argentino Aldo Pellegrini (1903-1973) indaga su cosa sia in grado di trasfigurare la realtà, di smentire il fatto che “il mondo sia una graziosa menzogna”. L’amore è una risposta, o forse addirittura “la” risposta, più ancora che la luce della parola. Pellegrini potrebbe affermare, parafrasando il motto cartesiano, “Amo, ergo sum”.

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RAFAL OLBINSKI, “PELLÉAS ET MÉLISANDE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Cercare l’amore è cercare se stessi.
ALDO PELLEGRINI




Aldo Pellegrini (Rosario, 20 dicembre 1903 – Buenos Aires, 30 marzo 1973), poeta, drammaturgo, saggista e critico d'arte argentino. Due anni dopo la pubblicazione del Primo Manifesto surrealista di André Breton nel 1924, fondò il primo gruppo surrealista sudamericano in Argentina, che portò alla pubblicazione di due numeri della rivista That nel 1928.



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