lunedì 17 febbraio 2014

Che è restato?

 

JAROSLAV SEIFERT

CANZONE SUI RIFIUTI

Che è restato di quei bei momenti?
           Il brillio degli occhi,
           una goccia di profumo,
           qualche sospiro sul bavero,
           il respiro sul vetro,
           una briciola di lacrime
           e un’unghia di tristezza.

E poi, dovete credermi, quasi più nulla.
           Un pugno di fumo,
           qualche sorriso al volo
           e un po’ di parole
           che rotolano in un angolo
           come rifiuti
           sospinti dal vento.

E non vorrei dimenticare:
           tre fiocchi di neve.

           Questo è tutto.

(da Concerto sull’isola, 1965 – Traduzione di Sergio Corduas)

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Ma davvero tutto quello che rimane di un amore è catalogabile in così poco? Davvero lo si può ridurre a un inventario come quello che fa il Premio Nobel ceco Jaroslav Seifert? Be’, in fondo quel che sembra così poco è in fondo una raccolta di momenti, di emozioni, sono i ricordi che più a fondo si sono impressi nel cuore, sentimenti, meraviglie, discorsi, tenerezze.

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amore-finito

FOTOGRAFIA DAL WEB

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LA FRASE DEL GIORNO
Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale, poi la vita torna a calmarsi come il cielo e ricomincia come prima. Si può ricordare una nuvola?
GUY DE MAUPASSANT, Pierre e Jean





Jaroslav Seifert (Praga, 23 settembre 1901 – 10 gennaio 1986), poeta e giornalista ceco. Nel 1984 fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura, “per la sua opera poetica che, dotata di grande freschezza, di sensualità e di una ricca immaginazione, fornisce un’immagine liberatoria dello spirito indomabile e della versatilità umana”.

3 commenti:

Vania ha detto...

..spazio...spazio ...ci vuole spazio per tutto.

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

tanto spazio, tanti ricordi

Rosanna Bazzano ha detto...

e meno male… :)