lunedì 9 dicembre 2013

Le mie orme

 

ÁNGEL AUGIER

NON TI DIRÒ

Non ti dirò
che vorrei essere la sabbia
che accarezza i tuoi piedi nudi,
o i raggi di sole che scendono gioiosi
a dorare ancora di più
il puro miele che forma la tua pelle,
o l’acqua che la abbraccia con la sua spuma
o il vento che la bacia
e ti agita i capelli.

Ti chiedo solo di non lasciare
che il bacio e la carezza
della sabbia e delle onde,
della luce e dell’aria,
cancellino le mie orme
e il mio ricordo che ti segue
muta presenza inevitabile.

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L’amore che vive nel ricordo, che segue come un’ombra l’amata: tutto quello che chiede il poeta cubano Ángel Augier è di poter continuare a vivere questo suo sogno, questo suo amore fatto di memoria e di immaginazione, di fantasia e di romantica illusione.

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Christe

MIHAI CRISTE, “TRACES OF THE FLIGHT”

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LA FRASE DEL GIORNO
Quando arriva / al punto in cui di più non può essere amato, l'uomo / disdegnando di risalire a nuoto / la corrente indemoniata, si nasconde in prospettiva.
IOSIF BRODSKIJ, Poesie 1972-1985




Ángel Augier (Santa Lucia, oggi Municipio de Rafael Freyre, 1° dicembre 1910 – L’Avana, 20 gennaio  2010), poeta, saggista, critico letterario e giornalista cubano, vincitore del Premio Nacional de Literatura. Specialista nell’opera dei poeti Nicolás Guillén e Rubén Darío, fondò l’Unione degli scrittori e artisti cubani e la Revista de Literatura cubana.


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