venerdì 5 luglio 2013

Nostalgia dei giorni cancellati

 

HELMUT HEISSENBÜTTEL

NOSTALGIA

delle nubi sopra il giardino a Papenburg
del bambino che ero
della torba falde nere nel pantano
dell’odore di autostrada quando ho compiuto i 17
dell’odore di zaino quando ho fatto il soldato
del giro con mia madre nella città desolata
dei pomeriggi di primavera sulle pensiline della piccola città
delle passeggiate con Lilo Ahlendorf a Dresda
del cielo di una giornata nevosa di novembre
del viso di Jeanne d’Arc  nel film di Dreyer
dei giorni cancellati su vecchi calendari
dei gridi dei gabbiani
delle notti insonni
del borbottio delle notti insonni

del borbottio delle notti insonni

(da City Lights Pocket Poets Anthology, Mondadori, 1997 - Traduzione di Massimo Bocchiola)

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A formare questa poesia è un elenco di sensazioni e ricordi, un po' come accade in certe poesie di Wislawa Szymborska o di Corrado Govoni. Il poeta tedesco Helmut Heissenbüttel ricostruisce così la nostalgia per il tempo perduto, per i giorni trascorsi, lasciando come simboli le emozioni, simili ai cippi miliari ai lati di una strada.

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ALAN TAYLOR JEFFRIES, “NOSTALGIA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Alcuni enumerano a memoria i nomi / delle stelle, io delle nostalgie.
NÂZIM HIKMET, Poesie d’amore




Helmut Heissenbüttel (Rüstringen, 21 giugno 1921 – Glückstadt, 19 settembre 1996),  scrittore e poeta tedesco. Tra gli esponenti principali della poesia concreta tedesca, operò per recuperare lo sperimentalismo di forme e strutture letterarie come il surrealismo, il dadaismo, o l'espressionismo che erano state tacciate di "degenerazione" dal nazismo.


2 commenti:

Vania ha detto...

..la poesia...corre come i ricordi.

mi piace tanto:...simboli le emozioni, simili ai cippi miliari ai lati di una strada.
:)

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

io i miei ricordi li vedo così :-)