domenica 3 marzo 2013

Guardandoti mi conobbi



WINÉTT DE ROKHA

CERCHIO DI FUOCO SENZA LACRIME


Era il tempo immobile del fiore di giacinto;
(quando io ero come le mele).

E tu sei giunto, come tutte le cose,
che divampano nell’universo:
le tempeste, le ombre della vita.

E tuttavia….
era così nuova la composizione di strade di bronzo
che andavi costruendo.

Guardandoti mi conobbi, amandoti,
oh! amandoti incontrai il vangelo
della mia anima, già stanca prima ancora di essere.

E continuo a indagare, e continuo ad aspettare
di svellere dal tuo spirito la ragione della mia angoscia;
sapendo che mi hai dato tutto quello che hai tratto dalla morte,
sapendo che definisci i miei occhi di carbone,
sapendo "che morirò chiamandoti”…


(da Cantoral, 1936)

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L’amore così alto apparso all’improvviso nel cielo di Winétt de Rokha, poetessa cilena, è quello di Pablo de Rokha, il poeta cui mandò i suoi primi versi firmati con lo pseudonimo di Juana Inés de la Cruz. Un amore che forma, che plasma e nel quale, specchiandosi, ci si conosce: “Nei laghi di diamante / liquido e ardente / dei tuoi occhi volenterosi / ho bagnato tutte le mie ansie, Pablo”. Un amore eterno, che non è separabile da alcun elemento umano: Luisa – il vero nome di Winétt de Rokha – e Pablo restarono assieme fino alla scomparsa della poetessa e Pablo, due anni dopo, pubblicò un’accorata raccolta a lei dedicata, Fuego negro.
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HENRI MARTIN, “LES AMOUREUX”
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LA FRASE DEL GIORNO

Nel nostro amore c'è una pena / che assomiglia all'anima.
JORGE LUIS BORGES, Fervore di Buenos Aires




Winétt de Rokha, pseudonimo di Luisa Anabalón Sanderson (Santiago, 7 luglio 1894 – 7 agosto 1951), poetessa cilena, moglie del poeta Pablo de Rokha. Molte delle sue poesie in Formas del Sueño, Cantoral e Oniromancia potrebbero essere definite surrealiste e sono state infatti celebrate per il potere onirico delle loro immagini. 


5 commenti:

Paolo ha detto...

Eh, versi belli, brava la ragazza e sopratutto profonda. Bello anche questo grande amore di cui non so nulla ma che spero sia stato felice e luminoso...

DR ha detto...

Sì, una piacevole sorpresa. L'impudenza di mandare i versi al poeta, poi l'innamoramento e la vita vissuta in due finché il cancro non si è portato via Winétt lasciando a Pablo il dolore dolcissimo della memoria

Vania ha detto...

..è bello leggere queste "storie"...questa poesia.

ciaoo Vania:)

Gianpiero De Tomi ha detto...

Il suo vero nome, non era teresa wilms montt?

DR ha detto...

Chiedo scusa: ho scambiato la foto di Teresa Wilms Montt con quella di Winétt de Rokha, il cui vero nome era Luisa Anabalón Sanderson. Rimedio con la foto giusta.