venerdì 15 febbraio 2013

Un cuore di farfalle

 

UMBERTO BELLINTANI

AMERIGO SCALABRINO

Al posto del cuore non aveva
una pietra, Amerigo Scalabrino.
Ma un pugno aveva di farfalle e un pugno
di uccellini, così piccoli
che a tenerli sul palmo della mano
tanti ne contavi quanti
avrebbero fatta la gioia di un fanciullo
insaziabile. Perciò
a volare nei giorni a primavera
ci godeva un suo mondo. Ma appena
un pigolio avvertiva, un singhiozzare
di gattino o d'insetto la sua anima
si rompeva in infiniti frantumi
e tutta quanta si perdeva
allora in un gran buio.

(da E tu che m’ascolti, 1963)

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Il poeta mantovano Umberto Bellintani tratteggia qui una figura di ingenuo sensibile, un uomo puro e semplice che vive in empatia con il mondo e gioisce e soffre per un volo di farfalle o un pigolare di uccellini: Amerigo Scalabrino è un’anima candida e priva di malizia, di quelle che sempre meno appaiono nella nostra società moderna.

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self-portrait-with-red-scarf-1956

ANTONIO LIGABUE, “AUTORITRATTO CON SCIARPA ROSSA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Essere ingenuo vuol dire aver serbato una qualche purezza di vita; ancora significa poter godere qualche ora più chiara per le strade del mondo.
ANTONIO BELTRAMELLI, I tre tempi




Umberto Bellintani (Gorgo di San Benedetto Po, 10 maggio 1914 – San Benedetto Po, 7 ottobre 1999), poeta italiano. Diplomatosi in scultura, prese parte alla Seconda guerra mondiale in Grecia e Albania, finendo prigioniero dei tedeschi dal 1943 al 1945. Esordì nel 1953 con Forse un viso tra mille, cui seguì nel 1955 E tu che mi ascolti. Dopo un lungo periodo di silenzio pubblicò nel 1998 Nella grande pianura.

2 commenti:

Vania ha detto...

....bellissimo ritratto questa poesia....insomma un bel dipinto.:)

ciaooo Vania:)

DR ha detto...

un ritratto davvero, infatti ci ho messo come immagine il dipinto di Ligabue