venerdì 1 febbraio 2013

Due poesie per febbraio

 

Febbraio, il mese del Carnevale e del primo annuncio di primavera. Mese che porta dalle gelate di gennaio alle fiorite di marzo: Maria Luisa Spaziani coglie questa sua sospensione tra l’argento della brina e l’euforia delle belle giornate. Nei versi del poeta uzbeko Samšad Abdullaev  invece un febbraio crepuscolare e periferico rallegrato dalla cerimonia di un tè con i parenti.

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MARIA LUISA SPAZIANI

FEBBRAIO DI CRISTALLO, TUTTO BRILLA

Febbraio di cristallo, tutto brilla,
volano i passeri con piume d’argento.
Celeste fisarmonica anche l’anima
oltre i monti si espande.

Deliziosa euforia, l’equilibrio
l’ha vinta sopra il caos. Bello è il pioppo,
bella la roccia e così dolce il fiume
con tutto il lungo sangue che convoglia.

(da La luna è già alta, Mondadori, 2006)

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SAMŠAD ABDULLAEV

SERA. FEBBRAIO

Un vento forte, umido – la calligrafia del tardo inverno.
Una rigida folata stringe senza sosta i passanti l’uno all’altro.
Il fumo di una sigaretta è uscito dalle labbra e subito si è appiattito
avendo toccato il nervo nudo della natura. Un fiammifero
acceso per miracolo nel giardino buio, ed ecco
il fischio salvifico del bollitore del tè sul fornello di cucina.
Le tazze di tè nella cerchia familiare. Gli abiti dei parenti
corrispondono alle loro voci - sono liberi. I rami spogli
si scuotono e volteggiano, mentre il vapore
si alza dal bollitore verso il soffitto senza
neppure dondolare.

(da Poesia, n. 247 – Marzo 2010 - Traduzione di Paolo Galvagni)

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306891

ROBERT HOBHOUSE, “DOVES AT HIGH BARNS, 1998”

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LA FRASE DEL GIORNO
Come si allungano le ore / di luce, com’è ingordo Febbraio / di oro torbido e di vita / allo stato nascente / di rami germinanti dal niente / su cui si apriranno dei fiori / dicendoci che è possibile riavere / dal niente, forme, profumi, colori.
GIUSEPPE CONTE, Ferite e rifioriture




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


Shamshad Majitovich Abdullaev (Fergana, 1 novembre 1957), poeta, saggista, scrittore e traduttore uzbeko. La sua poesia è stata descritta come "cinematografica", "utopica" e "di avanguardia". Tuttavia, la sua opera ha anche generato notevoli controversie all'interno dell'Uzbekistan per l'uso esclusivo della lingua russa.



6 commenti:

Vania ha detto...

...due sapori...ma gradevoli entrambi.:)

ciaoo Vania

Federica ha detto...

Queste due belle poesie sono riuscite a farmi apprezzare il mese di febbraio.
Mese che, personalmente, non ho mai amato, forse perché lo considero un mese di transizione... .
n.b.: poi non mi piace il Carnevale!
Buon fine settimana,
Federica

DR ha detto...

anch'io non amo molto febbraio (e neppure il carnevale): la cosa bella è il preludio alla primavera

Giuseppe Mosca ha detto...

Febbraio è il mese della rinascita occulta :)

DR ha detto...

sottotraccia...

Unknown ha detto...

Poesie decisamente coinvolgenti e in perfetta sintonia con il mio modo di vivere questo mese "magico". Il "sipario" lentamente si sta aprendo per l'arrivo della primavera