sabato 17 novembre 2012

Dividerci in due

 

WISŁAWA SZYMBORSKA

AUTOTOMIA

Alla memoria di Alina Poswiatowska

In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due:
dà un sé in pasto al mondo,
e con l'altro fugge.

Si scinde in un colpo in rovina e salvezza,
in ammenda e premio, in ciò che è stato e ciò che sarà.

Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso
con due sponde subito estranee.

Su una la morte, sull'altra la vita.
Qui la disperazione, là la fiducia.

Se esiste una bilancia, ha piatti immobili.
Se c'è giustizia, eccola.

Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.

Già, anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.

Da un lato la gola, il riso dall'altro,
un riso leggero, di già soffocato.

Qui il cuore pesante, là non omnis moriar,
tre piccole parole, soltanto, tre piume di un volo.

L'abisso non ci divide.
L'abisso ci circonda.

(da Ogni caso, 1972)

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L’autotomia è la strategia difensiva di certi animali, che sacrificano una parte del proprio corpo per ingannare e disorientare il predatore e quindi mettersi in salvo: è il caso delle lucertole, che si mozzano la coda – che poi ricrescerà – lasciandola a dibattersi mentre si rifugiano in un luogo sicuro, o dell’oloturia qui citata, nota anche come “cetriolo di mare” che invece espelle parte dell’intestino. Quello che conta, in termini poetici, come rivela Wisława Szymborska, premio Nobel polacca, è questa scissione, questa divisione che porta una parte a vivere e l’altra a morire. La riflessione è così portata sulla natura umana, sulla sua capacità di tagliare via una parte di sé e di ricrearla: il corpo e lo spirito, la carne e l’anima, ciò che siamo e ciò che siamo stati o che saremo un giorno, lasciando una parte di noi nel ricordo – come testimonia il verso dalle Odi di Orazio “non omnis moriar”, non morirò del tutto.

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JENN SKI, “DIVISION N. 2”

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LA FRASE DEL GIORNO
Ascolta / come mi batte forte il tuo cuore.
WISŁAWA SZYMBORSKA, Ogni caso




Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012), poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 “per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà”.


2 commenti:

Vania ha detto...

...interessante!:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

sì, ne abbiamo già parlato su Facebook