giovedì 20 settembre 2012

L’arrivo dell’autunno


HEBERTO PADILLA

ARRIVO DELL’AUTUNNO

Di un brusio
crescente e voluttuoso
si riempiono i miei giorni.
Dispongo di questo mondo
esasperato
per il mio ozio più vasto;
della notte più crudele,
per l’inevitabile maleficio.

Arrivi
dell’Autunno, miei assidui,
miei fedeli!
Quando nei mattini di marmo
il mondo indossa la delizia,
salto, cerco i vecchi riti
nel vento; rincorro
madri che mi ignorano,
chiamo i loro figli
tremanti
e accendo il fuoco nella stanza
gridando a pieni polmoni:
Anziani,
per i miei occhi è questo fiore
remoto,
soltanto per loro!

(da El justo tiempo humano, 1962)

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L’autunno si avvicina: quest’anno arriverà – secondo i dati astronomici – con l’equinozio alle 16.49 del 22 settembre. È una stagione che ritroviamo sempre come un vecchio amico, dopo aver goduto le bellezze dell’estate con i suoi ozi e le sue giornate lunghe. Ora riscopriamo la casa e certe sue delizie, ci rituffiamo nelle occupazioni consuete, gustando la dolcezza dei giorni in cui cadono le foglie. Come Heberto Padilla (1932-2000), poeta cubano dissidente. C’è da notare che naturalmente l’autunno non può essere quello dell’isola natale, ma è quello inglese – Padilla sul principio degli Anni ‘60 si trovava a Londra come corrispondente di Prensa Latina.

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image

LEONID AFREMOV, “MORNING STREAM”

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LA FRASE DEL GIORNO
Ombrosa estate, quando già settembre / cede all'autunno e nei giardini ancora / il gelsomino delle notti odora
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LUIGI FALLACARA




Heberto Padilla (Puerta de Golpe, 20 gennaio 1932 – Auburn, Alabama, 25 settembre 2000), poeta cubano. Dapprima entusiasta della rivoluzione cubana, di ritorno da un trienno nel blocco sovietico, maturò seri dubbi e una visione critica del governo di Fidel Castro. Arrestato e imprigionato, fu liberato su pressioni degli intellettuali di tutto il mondo e scelse l'esilio negli Stati Uniti.



3 commenti:

Vania ha detto...

...qui devo aggiungere che io non vedo l'ora che arrivi sempre l'autunno per "mangiare"...d'estate...è come se la cucina non esistesse a casa mia...e ritrovo il gusto di "trafficare/inventare"...e anche gustare.:)

...un "racconto" questa poesia.
ciaoo Vania :)

Federica ha detto...

Anche io amo l'autunno con i suoi colori meravigliosi e l'aria frizzantina.
E amo anche la pioggia!
Bellissima poesia.
A presto, Federica

DR ha detto...

allora aggiungo anch'io il mio inno all'autunno: dolcezza e malinconia, un clima finalmente mite e la pioggia sui vetri che amo tantissimo...