mercoledì 6 giugno 2012

Torcere parole


ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN

L’ESPRIT DE LA LANGUE


Non puoi parlare nella lingua degli uccelli
Non puoi parlare nella lingua del vento
Non puoi parlare nella lingua del mare
Ti mancherebbe
                       credo
l' esprit de la langue

Quello che hanno detto l’onda       l’aria      il merlo
non ammette discussioni

Tu invece torci
                          e ritorci le parole


(da Plagi, 2001)

.
Eccolo il tormento del poeta: non riuscire ad esprimersi come si esprime la natura. Di più: dover piegare le parole perché arrivino a significare nel modo più vicino possibile le emozioni che prova. Un lavoro di fabbro che forgia nel crogiolo e che poi lima e batte per dare forma ai versi, oppure, per usare l’analogia adoperata dalla poetessa messicana di origini uruguaiane Ulalume González de León, quello del tessitore che avvolge e intreccia i fili perché formino una corda spessa e resistente.

.
23995810484973027_raKls4iZ_f
IMMAGINE © TUMBLR
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Ravi l’incantatore, / seduto accanto a un cesto di parole, / le incantò / e si ordinarono in significati.
ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN, Plagi




Ulalume Ibáñez Iglesias, nota come Ulalume González de León (Montevideo, 20 settembre 1932 – Querétaro, Messico, 17 luglio 2009), poetessa, traduttrice, saggista e editrice messicana di natali uruguaiani. La sua poetica parte dall’assunto che tutto è stato detto e la poesia altro non è che un plagio: il vero soggetto è la memoria e il corpo altro non è che cellula della memoria.

2 commenti:

Vania ha detto...

... mi piacciono le analogie del tuo commento e la poesia è ben intessuta.:)

...la frase del giorno è "dipinta".:))

ciaooo Vania

DR ha detto...

Scrivere una poesia non è solo ispirazione, cioè "cosa" dire, ma anche "come" dirlo: quella è la tecnica, che ha molto dell'artigiano, infatti ecco l'esempio del fabbro e del tessitore. La parola stessa deriva dal verbo greco "poiein" che significa appunto "fare".