sabato 31 marzo 2012

La vita diagonale del pedone

 

MARTÍN LÓPEZ-VEGA

SCACCHI

Dice: – Gli scacchi hanno regole certe.
Il re è legato mani e piedi,
è la regina che fa e disfà a suo piacimento.
Io preferisco la vita diagonale del pedone. 
Negli scacchi non muore di rabbia il cavallo,
non c’è una rivolta di pedoni
né è possibile la follia passeggera
di un alfiere che uccide i suoi o se stesso
per disperazione o per amore.
E così accade che i pezzi rispondono
a un disegno esterno, alla mano che li muove.
Umano è soltanto l’arrocco,
il nascondersi quando fuggire non è possibile. 
Che sarebbe dei pezzi, se fossero liberi?

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Se gli scacchi seguissero regole umana di vita? O se, viceversa, noi seguissimo le regole degli scacchi? È la domanda che si pone, nell’indagine sul ruolo dell’uomo nel mondo contemporaneo, il giovane poeta asturiano Martín López-Vega. Ragionando per assurdo, riconosciamo le caratteristiche di ogni pezzo, dalle limitate capacità del re a quelle smisurate della regina. Ma ogni cosa è certa, un pedone può muoversi solo così. Un alfiere può prendere solo i pezzi avversari o cadere. Tertium non datur, come dicevano i latini. Rimane però quella mossa curiosa, il piccolo escamotage che consente di arroccare in difesa il re – una sola volta a partita e solo se re e torre non si sono mossi in precedenza: il lato umano del gioco, la piccola viltà che altrimenti i pezzi degli scacchi non mettono in pratica. Ah, quanto è bello l’arrocco…

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FOTOGRAFIA © ALAN LIGHT

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LA FRASE DEL GIORNO
I pezzi degli scacchi sono l'alfabeto che plasma i pensieri; e questi pensieri esprimono la bellezza astrattamente.
MARCEL DUCHAMP




Martín López-Vega (Poo de Llanes, 1975), poeta e traduttore spagnolo. Scrive in asturiano e spagnolo, principalmente poesie e diari di viaggio. Ha anche pubblicato due antologie di letteratura asturiana contemporanea. Ha lavorato come redattore per il supplemento El Cultural del quotidiano El Mundo , dove cura il blog di critica letteraria "Rima interna".


6 commenti:

Vania ha detto...

...bello che non sò giocare...:((((((((!!!!:)))

...simpatica!!:)
ciaoo Vania

Vania ha detto...

...ho una foto da qualche parte del gioco ...te la invierò...non bellissima...ma piacevole.:))
ciaoo Vania

Marco ha detto...

"clinamen" epicureo.
Rompe la rigida griglia di mosse consuete...creando nuovi mondi.

DR ha detto...

eh sì, l'arrocco è l'imprévu

Tra cenere e terra ha detto...

Gioco per diletto, senza seguire schemi, eterno dilettante. Oggi pedone, domani Re all'arrocco. In una visione romantica, dovrebbe essere il Re a farsi in quattro per la regina. Ma nella vita le cose stanno diversamente. La donna è l'essere più affascinante e pericoloso al contempo. L'alfiere, mi sembra un kamikaze. E' un pezzo simpatico.

DR ha detto...

La regina è il pezzo più potente, il re invece è limitato e sempre bisognoso di difesa. Mi affascina la capacità del cavallo di muoversi a L.