sabato 25 febbraio 2012

Aspettando primavera


SARA TEASDALE

CENTRAL PARK ALL’IMBRUNIRE

Sopra gli alberi spogli alte le case
sono i castelli pallidi di un sogno -
ad una ad una, dalle luci invase,
punteggiano di chiaro l'imbrunire.

Segno non v'è di foglie né di fiore,
su ogni cosa è il silenzio della sera -
come donna in attesa dell'amore
attende il mondo la sua primavera.

(da Gli amorosi incanti, Crocetti, 2010 – Traduzione di Silvio Raffo)

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“Provo a scrivere di ciò che mi commuove. Non mi importa di sorprendere il lettore”: così dichiarò in un’intervista la tormentata poetessa statunitense Sara Teasdale. E le sue liriche, fatte per essere recitate a memoria, per sua stessa ammissione, si facevano forza proprio della stessa semplicità che ritroviamo ad esempio in questi versi così piani che dipingono un bozzetto di Central Park mentre cade un crepuscolo di fine inverno: la natura ancora immobile nell’attesa della fecondità di primavera, come una donna pronta ad innamorarsi. Detto al tempo delle avanguardie del primo Novecento con una linearità quasi ottocentesca, degna di modelli come Christina Rossetti e Emily Dickinson.

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FOTOGRAFIA © FIVE STAR PHOTO

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LA FRASE DEL GIORNO
Il tramonto è un fenomeno intellettuale.

FERNANDO PESSOA, Il libro dell’inquietudine




Sara Teasdale (St. Louis, Missouri 8 agosto 1884 – 29 gennaio 1933), poetessa statunitense. La sua vita, caratterizzata dall’inquietudine e dalla nevrosi, finì con il suicidio. Le sue poesie, dimenticate per anni, corrono sul filo dell’ironia e di una voluta semplicità.


2 commenti:

Vania ha detto...

...magari questa foto è scattata da un openspace...;)))

...un bell'aspettare.:)

ciaoo Vania

DR ha detto...

già... New York mi piace tantissimo