sabato 17 dicembre 2011

Il ritratto di Giovanna Tornabuoni

 

ANTONIO GÓMEZ HUESO

GIOVANNA TORNABUONI

La sua serena bellezza non si può paragonare a nulla,
né lei vuole saperlo nella sua eleganza silenziosa.
Divino profilo di sobria dolcezza
con il nobile pallore della luce corporea.
Uno sguardo che contempla lo scorrere dei secoli
e niente può valere tanta bellezza
se non una posa immobile in sua presenza.
Bella nobildonna fiorentina,
io e te, per quanto sembri impossibile,
siamo,
nella magia di questo istante.

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Che cos’è l’essenza ultima dell’arte? La cancellazione del tempo, il durare oltre il momento, l’estendersi al futuro. Il poeta spagnolo Antonio Gómez Hueso, professore di scuola superiore, prova questa sensazione davanti al Ritratto di Giovanna Tornabuoni, dipinto da Domenico Ghirlandaio nel 1488 e ora appeso in una sala del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, sul Paseo del Prado. Oltre cinque secoli sono trascorsi da quando la nobildonna posò per il ritratto, ma l’eleganza di quel corpetto con motivi floreali, la nobiltà del portamento, la dolcezza un poco malinconica di quella ragazza di vent’anni – sembra presagire il suo destino, la morte di parto in quello stesso anno - sono gli stessi che colse il Ghirlandaio realizzando uno dei più bei ritratti femminili del Quattrocento, a conferma dell’epigramma di Marziale inserito sullo sfondo: “Ars utinam mores animumque effingere posses pulchrior in terris nulla tabella foret” (Arte, volesse il cielo che tu potessi rappresentare il comportamento e l'animo, non ci sarebbe in terra tavola più bella). Antonio Gómez Hueso capisce con poetica intenzione la bellezza dell’istante: in quel momento, in quei pochi secondi in cui ammira la tavola, il tempo non esiste più.

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DOMENICO GHIRLANDAIO, “RITRATTO DI GIOVANNA TORNABUONI”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.
VASILIJ KANDINSKIJ, Punto, linea, superficie




Antonio Gómez Hueso (Torredonjimeno, 2 agosto 1953) è uno scrittore spagnolo. Insegnante di scuola superiore, alla semplicità delle sue prime poesie, con il tempo passa ad un ermetismo surrealista e quindi alle astrazioni e ai giochi linguistici.



2 commenti:

Vania ha detto...

...ecco il Ghirlandaio...una MERAVIGLIA !!!!

...delicata anche la poesia...insomma un bellissssssimo/magico post.:))
ciaoo Vania

DR ha detto...

Ammetto la magia di questo post: il connubio arte/poesia funziona, non è la prima volta che lo propongo.