sabato 12 novembre 2011

L’eco della notte


RUBÉN DARÍO

NOTTURNO

Voi che avete auscultato il cuore della notte,
voi che nell'ostinata insonnia avete udito
un chiudersi di porte, rumore di vetture
lontane, un'eco vaga, un leggero fruscio...

In quegli istanti di silenzio misterioso
quando sorgon dal loro carcere gli obliati,
nell'ora dei defunti, nell'ora del riposo,
leggerete i miei versi d'amarezza impregnati.

Come in un vetro io verso in essi i miei dolori,
i remoti ricordi, le disgrazie funeste,
le meste nostalgie dell'anima inebriata,
la pena del mio cuore, triste in mezzo alle feste.

Dolore di non essere quello che avrei potuto,
perdita del reame per il quale ero nato,
pensiero che un istante decise la mia vita,
sogno ch'è l'esistenza da quando sono stato!

Tutto mi giunge in mezzo al silenzio profondo
in cui la notte avvolge la terrena illusione
e sento come un'eco del gran cuore del mondo
che penetra e commuove il mio cuore in ascolto.

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Cinque quartine del poeta nicaraguense Rubén Darío: esprimono tutto il dolore che la natura inquieta e le disgrazie familiari – l’affido sin da bambino agli zii, la morte della moglie dopo pochi anni di matrimonio, le nozze obbligate con un’altra donna, la vita dissoluta – gli arrecarono. Per sopravvivere, per resistere, ha riversato tutta la sua pena nei versi. “Diluire la mia tristezza / in un vino di notte / nel meraviglioso cristallo delle tenebre” recita un altro Notturno: è quello che Rubén Darío fa, rendendosi finalmente conto che la sua è soltanto una delle tante vicende dolorose e trovando così conforto e consolazione nella condivisione.

 

  image

ARTOCEAN, “NOCTURNE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Questo assioma andrebbe meditato ogni momento: la scienza di vivere è l’arte di amare.
RUBÉN DARÍO




Félix Rubén García Sarmiento, conosciuto con lo pseudonimo Rubén Darío (Metapa, 18 gennaio 1867 – León, 6 febbraio 1916), poeta modernista, giornalista e diplomatico nicaraguense. Rilevante nell'opera di Darío il suo contributo al rinnovamento della poesia latino-americana, grazie all'introduzione di metriche e motivi provenienti dalla poesia francese del tempo.


1 commento:

Vania ha detto...

..mi ha ricordato ..."Il diario di Anna Frank".

..la frase del giorno degna di nota.
ciaoooo Vania