lunedì 11 luglio 2011

La vittoria del candore

 

 

JUAN GELMAN

LA VITTORIA

In un libro di versi schizzato
dall'amore, dalla tristezza, dal mondo,
i miei figli hanno disegnato signore gialle,
elefanti che avanzano sopra ombrelli rossi,
uccelli trattenuti sul bordo di una pagina,
hanno invaso la morte,
il grande cammello azzurro riposa sulla parola cenere,
una guancia scivola sopra la solitudine delle mie ossa,
il candore vince sul disordine della notte.

(da Gotán, 1962 - Traduzione di Antonio Porta)

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“Il problema è che non si scrive mai poesia, si viene scritti dalla poesia. La poesia è una signora molto occupata, poiché ci sono poeti dappertutto. Bisogna aspettarla, non chiamarla. Non è questione di pazienza o di volontà. Si tratta di attendere che arrivi con ciò che ho chiamato ossessione” rispondeva così il poeta argentino Juan Gelman in un’intervista. Ed è bellissima quest’immagine dei figli del poeta che scarabocchiano un volume di poesia, ingentilendo con disegni coloratissimi quell’ossessione di cui egli stesso parlava, quelle angosce che popolano i suoi versi. Bellissima la chiusa: Il candore infantile vince sul disordine della notte, quella è la vittoria del titolo, la speranza del futuro che riesce ad avere la meglio sui dolori della vita. Purtroppo poi la vita esigerà il suo tributo: nel 1976 suo figlio Marcelo Ariel, ventenne, e la nuora Maria Claudia Irureta Goyena, diciannovenne, saranno rapiti e uccisi dalla dittatura argentina, lasciando una figlia che Gelman ritroverà solo nel 1999.

 

 

Immagine © Destination Knowlton

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia passerà come un animale sconosciuto nella città piena di nebbia / e risuoneranno i colpi della parola, Gelman.
JUAN GELMAN, Velorio del solo




Juan Gelman (Buenos Aires, 3 maggio 1930, poeta, scrittore e giornalista argentino. Vincitore del Premio Cervantes nel 2007, è autore di una poesia esistenziale con accenti lirici e intimisti, divenuta più sociale con l’avvento della dittatura militare (il figlio e la nuora furono sequestrati e uccisi dal regime, la nipote data in adozione) e l’esilio.


3 commenti:

Vania ha detto...

....molto bella "la vittoria"....d'altronde solo con gli occhi dei bimbi si possono "spostare/colorare/trasformare.... le montagne"

...l'altra sera ho persino detto a mia figlia che le formiche (aveva perso un dentino )...oltre a riuscire a portare i soldini portano anche un tronco d'albero tutte insieme.:))))
ciaoo Vania

DR ha detto...

la leggerezza dell'infanzia che poi si perde... ci si fa il callo, ci si indurisce, colpiti dalla vita

Anonimo ha detto...

Tutte le informazioni sulla poesia di Juan Gelman nel nuovo bellissimo sito autorizzato dal poeta stesso e a lui interamente dedicato. Potete visitarlo a questo indirizzo:
http://www.juangelman.net