martedì 28 giugno 2011

La noia per la noia


AMALIA GUGLIELMINETTI

TEDIATA

Tu t'abbandoni, o pallida indolente,
nella ricca mollezza de' cuscini,
e in sonnolenta voluttà reclini
le ciglia gravi tediosamente,

quasi un'ebrezza tenue la tua mente
oziosa per strane ombre trascini,
o velino i tuoi occhi felini
soporiferi aromi d'oriente.

O sei come una bella agile tigre,
che s'allunghi a giacer sotto una palma,
con tue movenze regalmente pigre.

Ma non t'insidia il serpe tentatore,
e tu per scuoter la tua uggiosa calma
ti lasceresti pur suggere il cuore.

(da Le Vergini folli, 1907)

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La noia per la noia, l’ennui, la “noia annoiata” come ho sentito dire: mi è capitato talvolta, attendendo un treno che tardava a lungo o in una sala d’aspetto di un ospedale, di non avere voglia di leggere il giornale che pure avevo comprato all’edicola o il libro che mi ero portato appresso. Seduto su una panchina, mi sono lasciato prendere da quella noia, avvolgere da quello stato annoiato – non pigrizia, non accidia, proprio noia – e di rimanere a guardare la vita scorrere, incapace di ridestarmi da quella monotonia in cui i secondi, i minuti parevano scorrere rallentati. Noia, non lo spleen baudelairiano fatto di tristezza, disperazione e incapacità di rapportarsi con il mondo esteriore. Una noia più leopardiana, ma meno definitiva. Una noia crepuscolare, al confine con la sonnolenza, come quella che prova una delle “Vergini folli” di Amalia Guglielminetti, poetessa torinese amica e amante di Guido Gozzano: “la torbida e limacciosa malinconia di non aver nulla da dire e da fare” come scrisse Giuseppe Antonio Borgese.

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LA FRASE DEL GIORNO
La noia può essere così intensa da diventare un’esperienza mistica.
LOGAN PEARSALL SMITH, Afterthoughts, 4




Amalia Guglielminetti (Torino, 4 aprile 1881 – 4 dicembre 1941), scrittrice e poetessa italiana. L'accento più profondo della sua poesia è in quel senso di tristezza e di tedio, in cui alla fine si conchiude la sterile pena della carne, alla quale in realtà la poetessa soggiace come vittima, mentre s'illude di dominarla per deliberata volontà di esperienza.


2 commenti:

Vania ha detto...

... "strana recensione"...da non potersi annoiare.:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

In effetti questa volta è nato prima il commento, poi ho scelto una poesia che facesse al caso..