venerdì 17 giugno 2011

Il viaggio dell’uomo

 

KRÌTON ATHANASÙLIS

IL VIAGGIO

Tutti ci domandiamo perché abbiamo lasciato
la casa tranquilla,
il fratello malato,
l'addolorata madre.

Che avremmo guadagnato se avessimo generato
con le donne straniere?
Se più grano
avessimo seminato sopra le tombe?
Abbiamo sradicato le nostre città,
bruciato gli alberi e i campi
e ci pentiamo
sopra la cenere delle nostre malefatte.
Quanti non hanno un letto per dormire,
vegliano e meditano.
Quanti non hanno pane,
hanno sogni.
Quanti non hanno fuoco per scaldarsi,
hanno speranze.
Quanti non hanno speranze e pensieri
muoiono di sorpresa
perché crudele è il male che ti coglie
impreparato
e crudele due volte la morte
che arrivando
non trova resistenza.
Ormai è tempo di dire
che questo viaggio
molto durerà,
perché le nostre strade sono ostruite
dai mali che ci precedono.
Viaggiamo e combattiamo,
e molti ci perdiamo nel tentativo,
ed altri con nostalgia desideriamo una fine,
perché ormai è perduto il cibo dell'anima
e il sonno pende dalle nostre palpebre.

(da Albergo «Il Mondo», 1956 – Traduzione di Cristino G. Sangiglio)

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L’uomo è al centro dell’indagine di Krìton Athanasùlis, poeta greco. L’uomo che perde la sua primitiva innocenza e che ha infranto l’equilibrio della sua anima, perdendone l’armonia, si trova a viaggiare in quell’albergo sospeso tra sogno e ossessionante incubo che è la Terra. Così l’emigrante ritratto in questi versi è certamente l’individuo che va in cerca di lavoro e di vita per il mondo – pensiamo ai coloni dell’antica Grecia, agli italiani e agli irlandesi che raggiunsero l’America tra il XIX e il XX secolo, ai nuovi disperati che raggiungono l’Italia sui barconi – ma è soprattutto l’uomo che va in cerca di qualcosa di certo e di stabile, che insegue “il cibo dell’anima” vagando in mezzo ai suoi simili che sente fratelli.

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Fotografia © Pro Genealogists

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LA FRASE DEL GIORNO
La vita è un mistero che si svela giorno per giorno, ma ogni giorno si copre di una nuova quantità di mistero, uguale e contraria.
ENNIO FLAIANO, Appunti, progetti, personaggi




Krìton Athanasùlis (Tripoli dell'Arcadia, 1916 - Atene, 24 ottobre 1979). Abbandonati gli studi di legge per la poesia, dal 1940 ha pubblicato numerose raccolte, il cui fiore è confluito nel volume Poesie (1966). Sensibile ai problemi civili e sociali, è ben noto in Italia per il Testamento (da Due uomini dentro di me, 1957), austera e commossa meditazione sugli orrori della guerra e sui valori della libertà. 


1 commento:

Vania ha detto...

...si dovrebbe Leggere e riLeggere.
ciao Vania