lunedì 15 giugno 2009

Gli aforismi di Canetti

Uno dei più grandi scrittori di aforismi è il saggista e scrittore di lingua tedesca Elias Canetti, nato in Bulgaria nel 1905, ma vissuto a Vienna e Zurigo, dove morì nel 1994.

Autore del romanzo "Auto da fé" e del celebre saggio "Masse e potere", Canetti, Nobel per la letteratura nel 1981, ha saputo cimentarsi nel difficile genere dell'aforisma, forse ispirato dall'amico Karl Kraus, con una salda tenacia da moralista, senza voli pindarici a inseguire metafore: osserva curioso con una passione mentale che scandaglia la complessità del mondo reale.


da "La provincia dell'uomo" (1973)

Ha nella pancia un poeta, riuscisse ad averlo sulla punta della lingua!

Non andar sempre fino in fondo. C'è tanto in mezzo!

I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome. 

Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode. 

Non dice nulla, ma come sa spiegarlo!


da "Il cuore segreto dell'orologio" (1987)

Questo è un aforisma, dice, e si affretta a richiudere la bocca di scatto.

Si può vivere soltanto se, con una certa frequenza, non si fa quello che ci si propone. L'arte consiste nel proporsi la cosa giusta da non fare.

Chi ha troppe parole non può che essere solo.

È già difficile sopportare il proprio autocompiacimento. Ma quello degli altri!

 

da "La tortura delle mosche" (1993)

L'arte sta nel leggere sufficientemente poco.

Nessun sogno è mai stato così insensato come la sua spiegazione.

Dio non ha visto giusto riguardo alla confusione babelica delle lingue. Tutti parlano adesso la stessa tecnica.

Gli uomini fuggono da chi dice sempre le stesse cose. Ma se uno le dice con sufficiente arroganza, da costui si lasciano dominare.

Quello è intelligente come un giornale. Sa tutto. Ciò che sa cambia ogni giorno.

Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.

 


 

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LA FRASE DEL GIORNO
Leggendo i grandi autori di aforismi si ha l'impressione che si conoscano tutti bene fra loro.
ELIAS CANETTI, La rapidità dello spirito




Elias Canetti (Ruse, 25 luglio 1905 – Zurigo, 14 agosto 1994), scrittore, saggista e aforista bulgaro naturalizzato britannico, di lingua tedesca, insignito del Nobel per la letteratura nel 1981. La sua opera, oltre ad essere incentrata sulla metamorfosi, è essa stessa una metamorfosi continua: un solo romanzo, un solo libro di "antropologia", pochi testi teatrali, alcuni saggi, alcuni aforismi, un diario di viaggio e un'autobiografia.


2 commenti:

Matteo Porretta ha detto...

sono davvero geniali

DR ha detto...

Vero. io adoro i più datati, quelli della "Provincia dell'uomo". "Ha nella pancia un poeta" è formidabile...