sabato 26 luglio 2008

L’utopia di Adolf


Hitler aveva un sogno: trasformare Berlino nella più grande megalopoli del mondo entro il 1950. Assoldò un manipolo di architetti agli ordini di Albert Speer per realizzarne il futuristico piano urbanistico. Quella città avrebbe dovuto anche cambiare nome: avrebbe assunto la denominazione latina del paese, “Germania”.

Per la prima volta il Museo di Architettura dell’Università Tecnica della capitale tedesca espone i disegni satirici intorno al progetto, realizzati da Hans Stephen, uno degli artefici mancati di quella città che avrebbe dovuto rispecchiare la grandezza del Reich. Tra il 1937 e il 1942 l’urbanista disegnò oscuri scenari cittadini, con vasti viali a cinquanta corsie dove i pedoni apparivano intimoriti; altri omuncoli scalavano montagne di macerie mentre un canyon sventrava il viale principale.
A distanza di anni si può dire che Stephen fu profetico, ma furono le bombe alleate a mettere in pratica i suoi disegni. Il progetto “Germania” non uscì mai dalla cerchia degli architetti.

“Non si sa nulla con sicurezza, però credo che non sarebbe uscito nulla di buono se fosse giunto alle orecchie di Hitler” dice il curatore Hans-Dieter Nägelke. Certo, il Reich non avrebbe tollerato la satira e i disegni rimasero ben nascosti fino al 1950. Non è noto perché il progetto sia stato accantonato: non per la piega della guerra, perché nel 1942 le forze dell’Asse apparivano ancora forti; forse per quella velata ostilità al regime o per l’ilarità suscitata in alcuni collaboratori.
Patrick Golenia, un altro responsabile della mostra, ricorda che “Si trattava di costruire, all’improvviso, una città completamente nuova. Per un architetto è molto interessante poter fare una cosa simile”. Al centro della città doveva sorgere il “Grande Padiglione”, alto 290 metri, la cui cupola doveva sostenere un’aquila, simbolo della forza del Reich, appoggiata sul globo terrestre a rappresentare la megalomania del Führer.

Furono comunque le sorti della guerra a bloccare definitivamente l’idea: l’unico edificio del progetto “Germania” realizzato fu la Cancelleria, eretta in pochi mesi e spazzata via in poche ore dalle bombe degli Alleati.

IL PROGETTO “GERMANIA”




LA MOSTRA

Fröhliche Neugestaltung. Albert Speers Generalbebauungsplan im Spiegel satirischer Zeichnungen seines Mitarbeiters Hans Stephan

Berlino, Architekturmuseum der Technische Universität
Straße des 17. Juni. 150/152
dal 14 luglio al 19 ottobre 2008
dal lunedì al giovedì, 12.00-16-00


La Volkshalle




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LA FRASE DEL GIORNO
Di solito sono le origini del nuovo quello che il nostro spirito cerca nel passato.
JOHANN HUIZINGA, L'autunno del Medioevo