mercoledì 30 luglio 2008

Adriano al British Museum


Umanista, fanatico della cultura greca, arrivato al potere a 41 anni da una classe dirigente originaria della Spagna, diventata ricca e autorevole grazie all’olio d’oliva.
È il ritratto di Adriano, che succede al padre adottivo Traiano nel 117 d.C. trovandosi a capo di un impero troppo vasto, reso più fragile da questa sua enormità, oggetto di rivolte nei luoghi più disparati. La sua prima decisione è il ritiro delle truppe dalla Mesopotamia, dall’Armenia e dall’Abissinia, così da rinsaldare le frontiere e ricompattare l’esercito. Inoltre fa erigere un imponente vallo a dividere la Scozia barbara dall’Inghilterra romana: i muri di Berlino, Cipro e Israele gli devono dunque qualcosa…

Il British Museum dedica all’imperatore una notevole mostra, che prende avvio da una colossale testa di Adriano, la barba riccioluta, la fronte alta e lo sguardo sicuro: una statua ritrovata solo un anno fa in Turchia. Busti e statue accompagnano marmi, bronzi, monete, tesori archeologici e tavolette manoscritte: un totale di 180 oggetti prestati da 31 musei del mondo.
Un’esposizione molto attuale, dice il curatore Neil Mac Gregor: “Studiare l’epoca di Adriano significa anche porsi la questione delle frontiere dell’Europa, dimostrare che la loro definizione è politica e non geografica. L’Europa di Adriano ingloba la Turchia e il Maghreb. Che Europa vogliamo oggi: quella di Adriano o quella di Carlomagno, limitata al nord-ovest?”

Thorsten Opper, conservatore delle antichità greche e romane al British Museum, spiega lo scopo della mostra: “Vuole rendere la sua personalità significativa per la nostra epoca mostrando tutte le sfaccettature del suo regno: la grande forza civilizzatrice, ma anche l’imperialismo brutale.” Prosegue Opper: “Adriano ha lasciato grandi monumenti in quasi tutte le città e ne ha fondate di nuove. La sua eredità è considerevole.”

Mac Gregor invece analizza la visione di Adriano che aveva Marguerite Yourcenar: era il leader politico che necessitava all’Europa uscita dalla seconda guerra mondiale, all’epoca in cui la scrittrice francese pubblicò “Memorie di Adriano". Un pacificatore fermo nell’esercizio del potere, ma capace di mostrare i suoi sentimenti amorosi. “In realtà” dice Mac Gregor “la sicurezza dell’impero ha un costo, pagato dagli individui. Adriano era più complesso della sua immagine di imperatore filosofo. Molte scoperte recenti mostrano che era un condottiero di grande brutalità, che eliminava i suoi rivali con ferocia e che domava le ribellioni nel sangue”. Come dargli torto? I seicentomila ebrei trucidati nella rivolta di Simon Bar Kokhba in Israele sono testimoniati anche in questa mostra.




"Hadrian, Empire and Conflict"
British Museum, Great Russell Street, Londra

Fino al 26 ottobre
Tutti i giorni dalle 10 alle 17.30. Ingresso 12 sterline (circa 16 €)
http://www.britishmuseum.org/





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LA FRASE DEL GIORNO
Per un uomo di gusto, l'ostacolo più grave consiste nel fatto di occupare una posizione preminente, che implica ineluttabilmente il rischio dell’adulazione e della menzogna.
MARGUERITE YOURCENAR, Memorie di Adriano

2 commenti:

Tenebrae ha detto...

ciao, ho visto che mi hai linkato e ho ricambiato... un blogger molto prolifico vedo, con ben 3 blog :)

a presto!

DR ha detto...

Grazie. Ho tratto molti consigli utili dal tuo sito. Mi sembra giusto farlo conoscere attraverso il mio blog.